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Una risorse preziosa: l'acqua

 

Ciò che maggiormente caratterizza l'ambiente nocerino sono le sorgenti di acque di carbonato calciche che scaturiscono a Bagni di Nocera e presso Schiagni. Queste acque, insieme all'argilla alcalina, vengono utilizzate per  bagni terapici e la cosmesi.

Uno scorcio del Rio FergiaLa fama curativa dell'acqua di Nocera espolse nel '500. Il primo a scriverne, negli anni tra il 1509 e il 1512, fu Magister Bernardinus di Spoleto.

 Da allora molti autore hanno trattato delle qualità terapeutiche di queste acque e molti importanti personaggi hanno trascorso dei periodi di cura in queste zone: tra questi Vincenzo Monti e Luigi Pirandello.

Lo scienziato e poeta aretino Francesco Redi (1628, 1698) ha decicato alcuni versi alle proprietà dell'acqua di Nocera:
 
 

Portatemi dell'acqua di Nocera:
questa è buona alla febbre e al dolor colico,
guarisce la renella e il mal di petto,
fa diventare allegro il malinconico;
l'appigionasi appicca al cataletto,
ed in ozio fa star tutti i becchini;
ma non bisogna berla a centellini;
e quel che importa, il medico l'approva
e in centomila casi stravaganti
ha fatto ancor di sua virtù la prova
celebrandola più del vin del Chianti.
 

 

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Pagina a cura di grazie a La Citta` Invisibile
ultimo aggiornamento 23 gennaio 1998