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"Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo"
Seconda comunicazione Dopo il successo della prima iniziativa espositiva “Giostre e Tornei. Dalle Mostre al Museo” ( 24 febbraio – 15 settembre 2001), lo Spazio espositivo di Porta Romana torna ad accogliere sabato 6 ottobre – inaugurazione ore 18.30 – un altro significativo evento del Museo Multimediale: “Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo”. Grazie ancora una volta alla felice sinergia tra Ente Giostra della Quintana, comune di Foligno e Gal, il Museo Multimediale prosegue il cammino verso il suo compimento e verso la sede designata, palazzo Brunetti Candiotti, con tutta una serie di attività che si esprimono nel già operante Centro di documentazione, nel sito internet (www.museo.tornei.quintana.it) e in un intenso programma espositivo, giunto alla sua seconda tappa. Elaborato nel 1995 dal gruppo di studio costituito da Fabio Bettoni, Carlo Ceccarelli (coordinatore), Alfiero Moretti, Massimo Stefanetti, il progetto del Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi, viene in questa occasione messo “in mostra” con un allestimento dove dominano multimedialità e interattività. Ricostruzioni virtuali, ricostruzioni reali, musica e opere d’arte. Tutto questo si troverà in “Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo”, direttore Carlo Ceccarelli, dove in quattro diversi nuclei espositivi si vivrà un’esperienza di visita che è una sorta di anticipazione di quello che sarà il Museo Multimediale, con le sue sezioni e le sue funzioni, che non mancheranno di riservare qualche piacevole sorpresa. La mostra prende avvio dalle tavole del progetto architettonico disegnate dall’architetto Carlo Fratini nel 1996, tavole che si trasformeranno negli ambienti di palazzo Brunetti Candiotti in un prodotto virtuale che permetterà di “visitare” il Museo nel suo assetto finale. Grande e straordinario evento, la presenza di un dipinto di enorme valore documentario, Giostre di rincontro, di saracino, di anello a cavallo (3,80x2,10), concesso in prestito per l’occasione dal Conservatorio del Baraccano di Bologna. Il quadro, che domina anche fisicamente lo spazio, costituisce un eccezionale documento su cui ripercorrere la storia di alcune tipologie di giostra. Di particolare impatto, di grande effetto scenico, si rivelerà anche la presenza di due personaggi tratti da quello stesso dipinto. Realizzati a grandezza naturale, il cavaliere giostrante e uno dei cavalieri della scorta, catalizzano l’attenzione, realizzati a grandezza naturale, in sella ai loro cavalli, e con indosso preziosi costumi, frutto di un’attenta ricostruzione filologica e della maestria di artigiani locali. Dal costume alle rievocazioni storiche d’Europa il passo è breve. Una postazione video manderà una selezione di filmati di varie manifestazioni, accompagnati da tutta una serie di informazioni che esplorano le varie fasi della “festa”. Infine l’area informatico-informativa dove accedere ai data base del Centro di documentazione e all’intero progetto del Museo, visitandone spazi, fruendone funzioni. L’invito è quindi all’inaugurazione, quando personaggi in costume, trombettieri, e il Museo Multimediale, non mancheranno di riservare ancora qualche sorpresa.
Foligno 02.10.01
Enti promotori: Comune di Foligno, Ente Giostra della Quintana, Associazione Valle Umbra Gruppo di Azione Locale
Ente Gestore: Ente Giostra della Quintana
Un Museo in Mostra Un maestro di campo. Austero, pronto a dare il via ai giochi, alla gara, al torneo. Con questa immagine si è presentato alla città, nel febbraio 2001, il Museo Multimediale dei Tornei, delle Giostre e dei Giochi. Una struttura che museo ancora non è, ma attuazione di alcuni suoi segmenti, fino a quando non sarà disponibile la sede designata: lo straordinario Palazzo Brunetti Candiotti. Centro di documentazione, attività espositiva, sito internet. Questo è attualmente il primo nucleo del Museo Multimediale, concretizzazione di alcune sue funzioni e servizi, secondo quanto elaborato nel progetto del 1995. Il Museo si è creato anche un proprio luogo, lo Spazio espositivo di Porta Romana, sede provvisoria che comunque ben si presta ad una valida funzione di supplenza, consentendo lo svolgimento di attività essenziali ed offrendo una preziosa opportunità di rapporto con l'esterno. E' qui che è stata accolta fino al settembre 2001 la prima comunicazione esterna, "Giostre e Tornei. Dalle Mostre al Museo", occasione espositiva che ha svolto una funzione sia di raccordo con le importanti esperienze effettuate nel passato nell'ambito di Segni Barocchi Festival - il ciclo di mostre sul costume storico degli anni 1984-1988 - sia di presentazione della nuova iniziativa museale. Oggi, come programmato, si è giunti a realizzare la seconda comunicazione esterna dal titolo "Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo" (6 ottobre 2001 - 15 settembre 2002). In questo caso protagonista è il progetto, nei suoi più diversi aspetti, concettuale, architettonico, tecnico, espositivo, ma soprattutto caratterizzato dalla "messa in scena" di alcune sue esemplificazioni dove multimedialità e interattività svolgono un ruolo fondamentale. Per questo, nell'immagine scelta a rappresentare questo secondo appuntamento, alla figura del maestro di campo se ne sono aggiunte altre, cavalieri, padrini, spettatori, tutti insieme in un animato campo di giostra. Il cammino quindi procede, l'immagine assume contorni sempre più definiti e chiari, come sempre più concreto appare il Museo.
"Giostre e Tornei. Dal Progetto al Museo"
Presentare il progetto nella sua interezza, mostrarne alcune significative funzioni, rendere visibili e fruibili le sue articolazioni. Questi gli obiettivi della seconda comunicazione esterna dove a partire dalla presentazione di alcune delle più significative tavole del progetto architettonico (1996, arch. Carlo Fratini), si propone l'allestimento, in forma reale e virtuale, di spazi che quanto ad oggetti, immagini, documenti, strumenti, mirano ad anticipare la concreta fisionomia del Museo. Una serie di episodi dove le pagine del progetto divengono spazi dove le articolazioni previste si esprimono attraverso un dipinto, dallo straordinario valore documentario, preso in prestito per l'occasione dal Conservatorio del Baraccano di Bologna. Ma diviene anche due preziosi costumi di giostra, "usciti" da quello stesso quadro, nelle sembianze del cavaliere e del padrino, riprodotti in dimensioni reali, insieme al loro cavallo, e realizzati grazie ad un intenso lavoro di studio e alla maestria di specialisti locali. Con un effetto finale che non mancherà di affascinare, di suscitare un pizzico di meraviglia. Inoltre per superare i limiti di un ridotto spazio espositivo, la possibilità, grazie alla presenza di strumenti e di elaborazioni informatiche, di una piacevole visita virtuale negli ambienti e nelle sale di Palazzo Candiotti, ripercorrendo fedelmente e interagendo con gli allestimenti previsti nel progetto. E del progetto, la mostra propone piccoli segmenti dove vivono ciascuna delle tre articolazioni che ne costituiscono l'ossatura: il nucleo documentale e informativo, l'articolazione dinamica, a sua volta costituita dai due livelli dell'attività espositiva e delle rielaborazioni spettacolari, l'articolazione rievocativa. Quattro nuclei quindi, così articolati: o Il Progetto: componenti concettuali, architettoniche, funzionali o Le attività del museo: primo livello di articolazione dinamica o Le attività del museo: secondo livello di articolazione dinamica o Area informatico-informativa
1° nucleo espositivo o Il Progetto: componenti concettuali, architettoniche, funzionali Nel percorso che dall'idea del museo conduce alla sua realizzazione, il progetto costituisce un passaggio fondamentale. Per questo il primo nucleo della mostra è dedicato al progetto illustrato attraverso le tavole architettoniche più significative. Grazie inoltre alla preparazione di elaborati virtuali che propongono il Museo nel suo assetto finale, e in funzione di quella multimedialità alla quale il Museo si ispira, si potrà compiere una visita virtuale godendo sia di una fruizione dinamica delle diverse funzioni sia dell'alto valore artistico degli spazi di palazzo Brunetti Candiotti. In particolare il progetto viene presentato attraverso tre passaggi tematici: 1) concetti e percorsi, 2) la sede, 3) gli aspetti architettonico-distributivi e lo sviluppo dei sistemi informatici e multimediali.
2° nucleo espositivo o Prima articolazione dinamica del Museo: livello espositivo Nel rapporto microcosmo/macrocosmo in cui si pone la mostra rispetto al Museo, questo secondo nucleo propone un'esemplificazione di quella prima articolazione dinamica dedicata all'attività espositiva quale verrà accolta al piano nobile di palazzo Brunetti Candiotti. In questa occasione si è scelto quale soggetto di riferimento e autentico fulcro visivo, il dipinto di Anonimo Bolognese (1610 ca.) Giostre di rincontro, di saracino, di anello a cavallo (3,80x2,10) del Conservatorio del Baraccano di Bologna, gentilmente concesso in prestito. Si tratta di una presenza assai significativa in quanto il grande valore documentario dell'opera la rende oggetto ideale per un itinerario attraverso le origini della giostra, i suoi sviluppi e le diverse tipologie. Riproduzioni in gigantografia di altri tre dipinti completano l'intero ciclo del Conservatorio del Baraccano: di Anonimo Ferrarese, Giostra di Barriera a piedi (1600-1610ca.) e Giostra di campo aperto a cavallo (1600- 1610 ca.), di Anonimo Bolognese Giostra di carosello a cavallo (1610ca.). Inoltre, dal dipinto in originale, l'idea di esprimere un'altra potenzialità del Museo inteso quale realtà dinamica, luogo di ricerca e produzione in stretta relazione con la Giostra della Quintana. Si tratta della realizzazione di due costumi fedelmente riprodotti dall'opera: quello del cavaliere della giostra di rincontro e quello di uno dei cavalieri di scorta esposti in mostra a grandezza naturale sulle loro cavalcature.
3° nucleo - Prima articolazione dinamica del Museo: livello spettacolare Nell'ottica di un Museo dedicato a giostre e tornei, un interessante campo d'indagine, e un fenomeno da tenere nella dovuta considerazione, è quel salto all'indietro nel tempo che si esprime nelle tante rievocazioni storiche d'Europa. In questo caso, sempre muovendo dal dipinto, si sono esaminate le diverse tipologie di giostra di alcune rievocazioni storiche italiane, presentate in un prodotto multimediale che ne restituisce l'effettiva dimensione spettacolare evidenziandone, caso per caso, la struttura, l'ambientazione, i costumi, le fasi ed i rituali. Nell'apposita zona già attrezzata per tale scopo, un video proiettore proporrà una sintesi delle diverse iniziative, ma anche i filmati con i quali si sta costituendo una videoteca specializzata. Tutto ciò costituirà una positiva occasione per scambi con i vari Organizzatori di rievocazioni storiche, essenziali per la vitalità del Museo.
4° nucleo - Informazione e museo
Nucleo documentale. Con questa definizione viene presentata nel progetto quella parte del Museo che accoglierà documenti e reperti. Ancora una volta se ne fornisce qui una esemplificazione attraverso due ambiti di utenza appositamente attivati, ma già impostati per un loro stabile impiego nel Museo. Previsto inoltre l'accesso ai risultati delle ricerche del Centro di documentazione attivo dal settembre 2000.
Postazione informatico-informativa
Sono qui disponibili due postazioni informatiche.
1) Si potranno consultare i seguenti data-base: o censimento delle rievocazioni storiche in Italia e all'estero. Oggi sono presenti 304 manifestazioni italiane e 162 europee tra spagnole, francesi, inglesi e tedesche. La ricerca verrà estesa agli altri Paesi europei. o rassegna bibliografica. È possibile effettuare la ricerca per autore, titolo, luoghi e soggetti. È al momento disponibile un catalogo con 1726 titoli. o catalogo dei film e degli audiovisivi di riferimento. Comprende film storici in costume, cinegiornali, telegiornali, documentari e programmi televisivi prodotti negli ultimi cinquanta anni. La ricerca ha finora condotto a 231 titoli. o catalogo ragionato delle stampe, dei dipinti. delle immagini e dei reperti tematici. La fonte utilizzata è l'ingente patrimonio iconografico raccolto per la mostra "Giostre e Tornei nell'Italia di Antico Regime", (Foligno, 1986). È disponibile una prima catalogazione costituita da 481 schede tra stampe e dipinti. o versione multimediale del ciclo espositivo sul costume barocco realizzato a Foligno (1984-1986). È per ora possibile "visitare" la mostra "Giostre e Tornei nell'Italia di Antico Regime", (Foligno, 1986), costituita nella sua versione reale da 106 pannelli espositivi con circa 350 unità di documentazione.
2) Si potrà accedere, in forme interattive, all'intero progetto del Museo. Se ne potranno "visitare" gli spazi e conoscerne gli aspetti concettuali e architettonico-distributivi, tramite prime esemplificazioni funzionali.
Organigramma
Progetto del Museo: aspetti architettonico – distributivi e sviluppo applicazioni multimediali Carlo Fratini, architetto
Schede dipinti
Caterina Marini
Schede costumi storici
Anna Maria Rodante
Produzioni multimediali
Carlo Crescimbeni, architetto;
Francesca Frigeri, Andrea Giannone, Fabrizio Properzi, collaboratori
Progetto prodotto multimediale per il dipinto esposto
Caterina Marina
Realizzazione costumi storici
Stefania Menghini
Consulenza costumi storici
Anna Maria Rodante
Ricostruzione dei modelli storici
Cristina Ducci
Realizzazione dell’allestimento Guidobaldi Pubblicità
Fotografi
C.N.B., Bologna
Romagnoli, Foligno
Assicurazione
Assicurazioni Generali, Agenzia Foligno Nord
Hanno collaborato alla ricostruzione dei modelli storici:
Cover Home, Foligno; E.D.E., Matigge di Trevi; Medio Evo, Gubbio; Pieroni, Roma; Sacchi, Firenze; Scuola di Ricamo, Valtopina; Tattini, Spoleto; Roberto Lanite, Foligno; Simonetta Leonardi, Foligno; Elena Marzetti, Foligno; Roberto Trucchi, Foligno.
Si ringraziano la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico, demoetnoantropologico per Bologna, Ferrara, Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, e il Conservatorio del Baraccano di Bologna per aver consentito il prestito del dipinto esposto.
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