sez. VIII. Giostre e tornei: trattati e descrizioni

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Il Cinque-Seicento è il periodo della normativa, della trattatistica, della casistica. All’età aperta dal Machiavelli e dal Bembo, epoca di grandi teorici e di robusti o sottili codificatori, non possono sfuggire le giostre e i tornei. E’ proprio, d’altro canto, l’età rinascimentale, e ancor più quella barocca, che celebra e legittima il definitivo divorzio - avviato già dal Medioevo feudale - tra la gara cavalleresca e il duello giudiziario. Certo è comunque che amore per i giochi cavallereschi e culto del duello non si leggono correttamente senza porli in relazione con un complesso di elementi “eroici” che investono il Cinque-Seicento e che trovano la loro spiegazione strutturale nel processo di rifeudalizzazione in atto nell’Europa occidentale.