LA FIERA SCOMPARSA


Una fiera scomparsa come quella di ponte Santa Lucia è la fiera di Casenove. All'inizio di questo secolo, le persone anziane ricordavano che nei tempi della loro fanciulezza si svolgeva questa fiera in un campo situato sotto la chiesa parrocchiale di Casenove.
La fiera era un momento importante di incontro tra gli abitanti della valle che serviva per vendere e acquistare i mezzi indispensabili per il lavoro.
Non essendoci all'ora mezzi meccanici per lavorare la terra o per trasportare, erano necessari animali da tiro o da lavoro come cavalli, muli, asini e mucche. Le pecore erano molto richieste non solo per la carne, che era l'unica a portata delle modeste famiglie, ma anche perché le nonne sapevano ben filare la lana, che poi serviva per confezionare indumenti. Infatti il vestito bello e buono era una rarità che, come le scarpe, si facevano durare una vita.
Nelle fiere del secolo esistevano dei mercatini dell'usato, dove si vendevano vestiti usati, magari da militari provenienti dalle più svariate vicissitudini delle guerre di indipendenza.
Nella fiera non c'era sempre disponibilità di moneta liquida allora si ricorreva al baratto. Queste fiere erano generalmente legate a manifestazioni religiose, tanto che si celebravano quasi sempre il giorno dopo la festa del Santo. Quella di Casenove si svolgeva nel mese di Giugno e veniva chiamata la fiera di "S. Antonio".
Una particolarità circa la partecipazione alle fiere: era severamente proibito a tutte le donne, sia delle città che del contado di andare per le fiere" se non passino 50 anni di età, che non siano le civette dei mercanti pena 25 scudi" era l'anno 1573. Attualmente per tutta la valle del Menotre, non vengono più effettuate fiere.

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