Porziuncola


La Nascita del Francescanesimo

L'importanza della Porziuncola è fondamentale per la storia e l'interpretazione del francescanesimo. 
Se nella Basilica di Assisi vi è tutta la forza e l'imponenza della rappresentazione e della immagine, alla Porziuncola aleggia lo spirito della primitiva parola. 
La genesi del francescanesimo è proprio lì, all'interno e attorno al piccolo tempio (sovrastato dalla Basilica Patriarcale) che è stato testimone degli esempi di San Francesco. 
La piccola cappella era esistente molto prima della nascita del Poverello; era proprietà dei benedettini ed aveva una scarsa importanza.
Essa divenne polo di aggregazione più tardi, dopo la definitiva vocazione di Francesco al Signore.
Le tappe del francescanesimo passano inevitabilmente per la Porziuncola.
Si avverava così una lunga speranza: quella di avere un primo punto di riferimento per Francesco ed i suoi seguaci.
Il ruolo della Porziuncola fu importante anche per un altro secolare ordine: quello delle Clarisse.
È qui che Santa Chiara si recò nel 1212, spoglia dei suoi abiti e dei suoi beni: è la genesi delle Damianite.
Alla Porziuncola è legata l`indulgenza del Perdono.
Un giorno Francesco ebbe una tentazione; per scacciare il diavolo si rotolò, senza panni, sopra un cespuglio di spine. Le gocce di sangue, cadendo sulle spine d`incanto trasformarono i rovi in un roseto. Due angeli apparsigli lo scortarono sino alla Porziuncola ove ebbe una apparizione: il Cristo e la Madonna.
Il Signore intendeva dare un premio a Francesco che era riuscito a scacciare una forte tentazione e il Poverello chiese il "Perdono" per tutti coloro che, pentiti dei loro peccati, sarebbero entrati nella cappellina. Gli venne accordato dal Signore e piu tardi l'indulgenza fu autorizzata dal papa Onorio III (1216).
La Porziuncola era ormai diventata il centro di irradiazione del messaggio francescano.
Da qui partirono i primi "apostol" per portare la nuova parola di pace, di semplicità, di purezza.
Intanto Francesco viaggiava di continuo per l'apostolato e, a parte brevi periodi, tornò alla Porziuncola solo nel 1226 stanco e infermo.
Qui morì la sera del 3 ottobre 1226.
Morì sullo stesso luogo che aveva visto la sua vera conversione e l'inizio del suo grande "esempio".

Descrizione

All'interno della Patriarcale Basilica è appunto la Porziuncola.
Minuta, dalle dimensioni rese ancor più ridotte dalla grandezza della costruzione sovrastante.
Ha una linea regolare ed è stata costruita con pietra del luogo; le pareti e la minuscola abside sono rimaste allo stato di origine mentre la facciata nella quasi totalità è stata affrescata nel 1830 da Federico Overbek.
Gli angeli hanno scortato il Santo, ben visibile sulla destra, entro il tempio ove appare il Cristo e la Madonna.
È la raffigurazione del Perdono e della concessione dell'Indulgenza.
La porta lignea è del Quattrocento ed ha decorazioni floreali.
Alla sommità della facciata è un piccolo campanile di ispirazione gotica.

L'Interno  

All'interno, originario, ci troviamo davanti all'opera pittorica migliore dell'intero Santuario. Si tratta di un polittico, autore Ilario da Viterbo (Ilario Zacchi), realizzato nel 1393. 

 

L'Annunciazione 

La Vergine Maria viene colta dalla presenza dell'Arcangelo mentre era in meditazione, infatti il tono è pensoso. È avvolta da un elegante mantello, accanto è un vaso di gigli, simbolo della purezza. 
 

Il Perdono 

San Francesco che chiede ed ottiene l'indulgenza. Intorno uno stuolo di angeli; il Santo innalza verso il Signore una corona di rose.